Il seminario, per medici, psicologi – psicoterapeuti e professionisti sanitari che lavorano nell’ambito della salute mentale, offrirà un’occasione di pensiero rispetto al lavoro diagnostico e di orientamento alla presa in carico psicologica, in modo particolare nel lavoro con bambini e adolescenti.
Sommario
“Nel corso del trattamento psicoanalitico è inevitabile che gli obiettivi si evolvano. Gli obiettivi globali iniziali, che si riferiscono alla necessità di riportare il bambino sul cammino del suo sviluppo normale, sono presenti nel momento stesso in cui si dà l’indicazione dell’analisi come metodo di trattamento. Gli obiettivi intermedi possono emergere allo stadio diagnostico, ma divengono più chiari via via che procede il lavoro con il bambino. Tali obiettivi intermedi tengono conto delle limitazioni che fattori esterni e interni impongono al lavoro analitico” (J.Sandler, R.L.Tyson, H. Kennedy (1983), La tecnica della psicoanalisi infantile).
In queste righe sono condensati i molteplici aspetti del prendersi carico di un bambino (o adolescente) che arriva alla consultazione con un disagio o un sintomo. I genitori vi giungono con la domanda “cos’ha questo bambino?”, “cosa possiamo fare per aiutarlo?” È allora che si apre una relazione tra psicoterapeuta e bambino in cui i due attori, entrambi partecipi emotivamente, sono coinvolti anzitutto in uno spazio mentale.
All’inizio le notizie raccolte e quanto osservato saranno confrontati con il modello dello sviluppo normale che l’esperto ha in mente. Gradualmente prende forma una diagnosi nosografica a cui deve però seguire anche una diagnosi evolutiva che, procedendo tra problemi e risorse del bambino, può portare a decidere quali siano gli interventi di aiuto più opportuni affinché egli raggiunga una migliore risposta adattiva alle richieste della sua fase di sviluppo.
Prendere in carico un bambino significa anche tenere conto delle risorse e/o limiti presenti nelle figure del suo ambiente che interferiscono con la sua crescita.
Sarà poi, posto l’accento su un aspetto dello sviluppo del Sé che esula dalla stanza di terapia: le funzioni motorie e il loro legame con altre attitudini come la creatività.
L’incontro si svolgerà sabato 25 maggio dalle 10.00 alle 17.00 (programma del seminario) presso l’aula 3 di Palazzo Antonini, sede dell’Università degli Studi di Udine, in via Petracco, 8, a Udine. Al seminario sono stati attribuiti 6 crediti E.C.M.
Relatrice
dott.ssa Luciana Netti, psicologa – psicoterapeuta.
La dott.ssa Netti ha fatto la sua formazione nell’ambito della psicoterapia psicoanalitica nel Centro Studi via Ariosto Milano. È stata docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica di Ravenna dal 2008 fino al 2018 e svolge la libera professione a Pesaro.
Come iscriversi
Le iscrizioni sono aperte fino al 24/05. Sono disponibili 25 posti ECM e 15 posti non ECM.
Per iscriversi è necessario compilare il modulo online ed effettuare il pagamento della quota di partecipazione tramite bonifico intestato a:
Consultorio Familiare Udinese APS
IBAN IT12U0306912344100000065455
Filiale Banca Intesa San Paolo
CAUSALE: nome, cognome, titolo attività formativa
La quota di partecipazione è di:
Grazie ad un accordo di collaborazione tra le parti, sono riservati gratuitamente 15 posti per gli studenti iscritti ad uno dei corsi di laurea dell’Università degli Studi di Udine, che possono iscriversi attraverso il seguente modulo: iscrizioni studenti UniUD.
Contatti
t. 0432 509248; e-mail formazione@consultorioudinese.it
Responsabile scientifico
dott. Luciano Rizzi